Gli Ordini Cavallereschi

di Giorgio Aldrighetti



L' ORDINE DEI SANTI
MAURIZIO E LAZZARO

    L'insigne Ordine mauriziano trae origine dalla unione di due distinti Ordini, quello di San Maurizio e quello di San Lazzaro.

L'Ordine di San Maurizio venne creato da Amedeo VIII il pacifico, quando, divenuto vedovo, si ritirò con sei Gentiluomini nell'eremo di Ripaglia, nel Chiablese, vicino ad un monastero di Canonici regolari di Sant'Agostino, con chiesa dedicata a San Maurizio, condottiero della Legione Tebea.

L'Ordine venne poi riformato dal duca Emanuele Filiberto che lo destinò alla liberazione dei mari dai pirati, alla lotta contro i nemici della fede, in particolare i calvinisti e luterani, e all'esercizio dell'ospitalità.

Il 16 ottobre 1572, il Sommo Pontefice Gregorio XIII, con la Bolla Cristiani Populi, dietro richiesta del duca Emanuele Filiberto eresse l'Ordine militare e religioso di San Maurizio ed il successivo 13 novembre, con la Bolla Pro Commissa, lo univa, in perpetuo, all'Ordine gerosolimitano di San Lazzaro, Ordine quest'ultimo sorto verso il mille per curare i lebbrosi e difendere i Luoghi Santi.

Lo stesso Sommo Pontefice pose il nuovo Ordine militare e religioso sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense e dichiarò il Duca sabaudo ed i suoi legittimi Successori, Gran Maestri dell'Ordine.

I Cavalieri emettevano i voti di Religione e si impegnavano a combattere per la fede cattolica.

Per l'ammissione nell'Ordine ,necessitava l'appartenenza al ceto nobiliare.

Nel tempo, oltre alle case conventuali di Nizza e di Torino, vennero eretti diversi ospedali, per la cura degli ammalati.

Nel 1729 il re Vittorio Amedeo II concedeva, in uso, all'Ordine, la Basilica di San Paolo in Torino, divenendo da allora la Basilica Magistrale dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Con Regie Lettere Patenti in data 9 dicembre 1831, Sua Maestà il re Carlo Alberto, dopo aver richiamate le origini religiose dell'Ordine , ne modificò gli Statuti ed i regolamenti portando, altresì, a tre le classi dei decorati:

Cavalieri di Gran Croce

Commendatori

Cavalieri

    Con la riforma voluta da Sua Maestà Vittorio Emanuele II con Regie Patenti del 16 marzo 1851, l'Ordine perse il carattere militare e religioso, trasformandosi così in un Ordine di merito.

Venne soppressa la classe dei Cavalieri di giustizia con prove di nobiltà, rendendo così accessibile l'Ordine ad ogni categoria di Sudditi.

Con successivo R.D. del 14 dicembre 1855, Vittorio Emanuele II portò le classi a cinque:

Cavalieri di Gran Croce

Commendatori di 1° Classe

Commendatori di 2° Classe

Ufficiali

Cavalieri

    In data 11 febbraio 1857, i Commendatori di 1° Classe assunsero la denominazione di Grandi Ufficiali ed infine con R.D. del 20 febbraio 1868, vennero determinate le categorie delle persone che potevano aspirare al conferimento dell'Ordine , precisando anche il numero degli Insigniti, per le diverse Classi.

La decorazione consiste in una croce trifogliata d'oro, smaltata di bianco (croce di San Maurizio), accollata ad altra croce biforcata, smaltata di verde, posta in decusse (croce di San Lazzaro).

Il nastro è di seta ondata di verde.

L'insigne Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, data la sua natura dinastica ed appartenente jure sanguinis a una Famiglia Reale, già Sovrana, conserva intatta la sua validità, indipendentemente dai mutamenti istituzionali.

Per quanto sopra, in forza della Bolla del Sommo Pontefice Gregorio XIII che conferiva il Gran Magistero dell'Ordine Mauriziano ereditario alla Casa Savoia, Sua Maestà Umberto I re d'Italia, seppur in forma limitatissima, continuò a conferire le Onorificenze mauriziane.

L'attuale Capo della Real Casa di Savoia, Sua Altezza Reale il principe reale Vittorio Emanuele IV, Duca di Savoia, Principe di Napoli, in data 11 giugno 1985, ha modificato l'Ordine, consentendo, tra l'altro, l'investitura anche di Dame.

Per quanto sopra l'Ordine si distinse nelle seguenti classi:

Cavalieri di Gran Croce decorati del Gran Cordone

Grandi Ufficiali

Commendatori di Giuspatronato Onorario

Commendatori

Ufficiali

Cavalieri

Dame di 1° Classe

Dame di 2° Classe

Dame di 3° Classe.

    Infine, sempre Vittorio Emanuele IV, per le sue prerogative di XVII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, in data 23 gennaio 1988, ha modificato la denominazione delle tre Classi di Dame come segue:

Dame di 1° Classe in " Dame di Gran Croce"

Dame di 2° Classe in " Dame di Commenda"

Dame di 3° Classe in " Dame".

    L'Ordine dispone di abito in seta cremisi, con collo e paramani di bianco, mentre la insegna mauriziana risulta caricata sul petto.

L'Ordine conferiva nobiltà personale all'Insignito. Se concesso di padre in figlio, per tre generazioni , conferiva invece la nobiltà ereditaria.

In seno all'Ordine esiste la medaglia mauriziana, istituita da Sua Maestà il re Carlo Alberto con R.D. 19 luglio 1839, per dimostrare la riconoscenza della nazione verso gli ufficiali che, oltre ad aver già ottenuta la croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, fossero rimasti in servizio, per dieci lustri, sotto le armi.

L'insegna è costituita da una medaglia d'oro recante l'immagine equestre di San Maurizio con la legenda: SAN MAURIZIO PROTETTORE DELLE NOSTRE ARMI, mentre nel rovescio viene inciso il nome del decorato, con la scritta: PEL SERVIZIO MILITARE DI DIECI LUSTRI BENEMERITI. Esistono due medaglie in oro; una più grande per gli ufficiali generali ed una più piccola per gli altri decorati. Il nastro è di verde eguale a quello dell'Ordine Cavalleresco.

Con l'avvento della Repubblica in Italia, con la legge 7 maggio 1954 nr. 203, è stata mutata la denominazione della decorazione in " medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare" disponendo altresì che essa venga concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa.

I cospicui beni dell'Ordine Mauriziano sono stati eretti in Ente Ospedaliero, con compiti di istruzione, beneficenza e culto e posto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza del Ministero dell'Interno.